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Forest, Aimé.

Filosofo e storico della filosofia francese. È considerato uno dei padri della filosofia dello Spirito. Accostatosi al mondo della speculazione filosofica al liceo di Poitiers, studiò in seguito a Strasburgo e a Bordeaux. Il suo pensiero fu fortemente influenzato dal Razionalismo e dall'Idealismo e i suoi studi si indirizzarono presto verso il pensiero filosofico medievale che divenne in seguito il suo principale campo di indagine. Insegnò Storia della filosofia a Montpellier dal 1964 al 1968. Acquistò fama grazie alla pubblicazione, nel 1956, della sua tesi di laurea (stilata nel 1931), La struttura metafisica del concreto secondo S. Tommaso d'Aquino. Sempre nel 1956 pubblicò La realtà concreta e la dialettica, opera a carattere teoretico che si presenta come complementare al saggio di laurea. F. fu noto anche all'estero grazie alla sua attività di conferenziere che lo fece conoscere e apprezzare come uno dei migliori storici della filosofia medievale. Il concetto fondamentale del suo pensiero filosofico è quello di consenso che F. considera il punto di incontro tra la verità e la soggettività, poiché in esso egli vede la manifestazione sia dell'essere sia dell'adesione. Sotteso al concetto di consenso vi è quello di implicanza: il consenso che il soggetto dà all'essere si realizza grazie all'implicanza del finito nell'infinito. Il soggetto cioè accetta la finitudine e utilizza tale consenso come motore di ogni azione, come stimolo per lo sviluppo interiore. Tra le sue numerose opere citiamo: L'assenso dell'essere (1936), Consenso e creazione (1943), La vocazione dello spirito (1953), Orientazioni metafisiche (1960), Itinerario filosofico (1965), L'avvento dell'anima (1973), Le forme del legame spirituale (1981) (Romane, Haute Vienne 1898 - Limoges 1983).